Mirano … a zonzo tra le ville.
Ciao amici!
Oggi vorremmo dedicare questo articolo al luogo che ospita Villa Myosotis, Mirano e, in particolare uno degli elementi che secondo noi rende questa cittadina ancora più bella: le ville venete.
Premessa: non vogliamo darvi le solite nozioni geografiche e demografiche che si possono trovare in qualsiasi sito ufficiale (come Wikipedia ad esempio). Ci teniamo solo a sottolineare che Mirano si trova in una posizione molto strategica, data la sua vicinanza a molti luoghi di interesse turistico e storico tra cui Venezia (a 20 km), Padova (a 28 km) e Treviso (a 34 km), senza contare le tante altre località venete che meritano una visita (ad esempio Cittadella, Marostica, Bassano del Grappa – solo per citarne alcune). Tutti questi fantastici luoghi sono facilmente raggiungibili grazie ai numerosi collegamenti in autobus o in treno (la stazione ferroviaria di Mira-Mirano si trova, in realtà, a Marano – non vi confondete con le vocali! – distante pochi kilometri dal centro città).
Detto questo, passiamo al “personale”. Io (in questo momento è Flavia a scrivere) mi sono trasferita a Mirano nel 2013 e devo dire che questa cittadina mi è piaciuta sin da subito. In realtà conoscevo già un po’ Mirano quando Antonio ed io eravamo ancora teneri innamorati (suoni di violini e uccellini che cinguettano in sottofondo) e venivo a trovarlo di tanto in tanto; ma ammetto che grazie alla guida esperta ed “ammaliante” di Antonio (che invece a Mirano ci è nato e cresciuto) ho potuto scoprire lati a me ancora sconosciuti e le tante bellezze di questo luogo che ha accolto la sua famiglia ben 40 anni fa.
Quello che colpisce di Mirano è la sua bellezza a “360 gradi”, con i suoi numerosi servizi (ospedale, cinema, tanti negozi e ristoranti), i bellissimi parchi che attraversano la città (uno tra tutti il parco XXV Aprile proprio alle spalle del centro di Mirano) e i tanti eventi organizzati durante l’anno (come la Festa dei Fiori ad aprile e il “Zogo de l’Oca” a novembre). Quello che mi piace di Mirano è proprio la possibilità di avere i servizi di una città ma godere della tranquillità e dei tempi “dilatati” della campagna. Qui uscire a fare una passeggiata è un piacere, soprattutto se lungo il percorso ci si imbatte in bellissime ville venete, molte delle quali ancora abitate (e i cui proprietari godono della mia sana invidia!). Ad esempio, nel percorso che da Villa Myosotis conduce a Piazza Martiri della Libertà (il centro di Mirano) se ne trovano due davvero suggestive: Villa Barbarigo e Villa Barbarigo-Astori. Due ville dal nome quasi uguale e molto ravvicinate tra loro (entrambi si trovano in via Giudecca a distanza di pochi metri l’una dall’altra) e che condividono la bellezza e la storicità delle dimore del XVII secolo. C’è da sottolineare che la Villa Barbarigo (la seconda andando in direzione della piazza) gode di un recente restauro che ne ha incrementato la suggestività (rispetto alla sua “vicina”). Da quando mi sono trasferita a Mirano ho scoperto che una delle ricchezze di questa cittadina è proprio la presenza di numerosissime ville venete: se ne contano ben 36, quasi tutte abitate e tenute molto bene. E qui scatta una piccola curiosità: quando Antonio ed io eravamo “più giovincelli”, appena iniziavano le tiepide sere di fine maggio, uno dei nostri passatempi preferiti consisteva proprio nell’andare in giro per Mirano ad ammirare le ville venete. Come dei “ninja-stalker” in bicicletta, scoprivamo ogni volta una nuova villa e ci fermavamo all’esterno ad ammirarne la bellezza e a immaginare la nostra vita se mai ne avessimo posseduta una. Ah le fantasie giovanili (lo so sembriamo ottantenni che ricordano la lontana gioventù, ma a noi sembra davvero che sia trascorsa una vita da quando facevamo questi piccoli tour cittadini). Pian piano abbiamo raggiunto ed ammirano tutte le ville miranesi e, ovviamente, abbiamo anche le nostre preferite. Sul podio si trovano: Villa Cabrini-Moore, una villa molto grande nella periferia di Mirano (in via Patriarca, 9). Bellissima con il suo ampio giardino antistante la villa che lascia tutt’oggi immaginare l’ingresso maestoso che sicuramente presentava qualche secolo fa (ormai sono rimaste solo alcune colonne a indicare l’ingresso originale che oggi non esiste più). Molto suggestiva è anche la cappella adiacente (tipica delle ville settecentesche). Proseguiamo la top List con Villa Piarotto (in via Luigi Mariutto, 5 alle spalle del centro), un complesso con origini cinquecentesche che ha subito rimaneggiamenti e ampliamenti nel Seicento e nel Settecento; e, infine, Villa Lando-Perale (in via Taglio Sinistro, 3 anch’essa a ridosso della piazza di Mirano), una villa del XVIII secolo che deriva da una precedente fabbrica quattrocentesca.
Ma la villa che più ci piace, in realtà, non risale ai fasti del XVII e XVIII secolo, bensì agli inizi del 1900. Stiamo parlando di una villa di cui purtroppo non abbiamo molte informazioni; chiedendo in giro abbiamo potuto scoprire solo che apparterrebbe agli Errera, una famiglia di origine ebraica molto facoltosa, proprietaria anche di un’altra stupenda villa del XVIII secolo poco distante da quella prima menzionata. La storia di questa famiglia è molto conosciuta a Mirano e, purtroppo, anche molto triste, dato che è legata alla deportazione nazista degli ebrei nei campi di concentramento. Se va di approfondire la loro storia vi rimando ad un bellissimo progetto sviluppato dall’Istituto tecnico Levi-Ponti di Mirano (www.progetti.iisleviponti.it/errera-2/) in cui si narrano le vicende di questa sfortunata famiglia. Ritornando alla villa di inizi ’900 (che si trova in via della Vittoria, a ridosso delle Poste di Mirano e al lato della scuola Primaria Dante Alighieri)… perché ci piace così tanto? Beh ora vi parlo solo in veste di “Flavia” e vi confesso che sono io quella più ossessionata dalla villa, dato che sono da sempre innamorata dello stile artistico e architettonico dell’Art Nouveau e Art Deco (correnti “sorelle” nate proprio alla fine del XIX e l’inizio del XX secolo). Inutile dirvi che questa villa ne ricalca (seppur in maniera molto sobria) le caratteristiche estetiche ed architettoniche. Unica nota dolente: la dimora è ormai abbandonata da tempo, per cui passandovi accanto si avverte quel velo di tristezza e trasandatezza che non meriterebbe affatto. Speriamo che presto possa tronare al suo splendore originale.
Ecco, come si evinceva dal titolo, abbiamo divagato un po’ sulle ville venete; solo un’infarinatura, eh, perché ci sarebbe ancora tanto da scrivere e ogni villa meriterebbe di essere menzionata e descritta. Ma, nel caso voleste approfondire questo tema, esistono molti siti dedicati alle ville del territorio (ad esempio http://www.veneziabike.it/villeMirano.html).
Ci sarebbe ancora tanto da raccontare su ciò che rende Mirano una delle cittadine più belle della provincia di Venezia ma vi promettiamo che poco a poco vi sveleremo tutti i suoi segreti e particolari.
Per concludere vi sveliamo quella che in realtà è la nostra villa preferita in assoluto, diciamo la nostra villa del cuore …rulli di tamburi … ovviamente è Villa Myosotis 😉
Alla prossima “avventura”
Un abbraccio da Antonio e Flavia